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LE SPIAGGE E IL TERRITORIO
  Poco distante dal’Agriturismo Is Cortillaris troviamo alcune tra le più belle spiagge della penisola del Sinis e dell’intera regione Sardegna

IS ARUTAS E MARI ERMI, FAMOSE PER L’UNICITA' DELLA SABBIA DAL QUARZO BIANCO, CON SFUMATURE DI COLORE CHE VANNO DAL ROSA AL VERDE. MARE CRISTALLINO, CON FONDALE SABBIOSO

San Giovanni di Sinis

Bellissima spiaggia che si estende per 4 km, caratterizzata da una sabbia finissima e un mare azzurro. Località turistica ricca di storia, dove il mare si unisce alle bellezze storiche quali il sito archeologico di Tharros, il faro, l’antica torre Raggiungibili a piedi o in bici attraverso un paesaggio mozzafiato.

Isola di Mal di Ventre

Si trova a sole 5 miglia dalla costa ed è raggiungibile in gommone sia autonomamente che insieme a gruppi organizzati che quotidianamente partono per l’isola. Si tratta di un paradiso naturale, con le sue piccole spiagge e calette sabbiose dove poter avvistare tartarughe, gabbiani e cormorani. Il mare è incantevole, ideale per gli amanti dello snorkeling

COSA FARE

SITO ARCHEOLOGICO DI THARROS

La città di Tharros, ubicata all’estremità meridionale della Penisola del Sinis, venne fondata alla fine dell’VIII - VII secolo a.c in un’area già frequentata in età nuragica da genti fenicie e Tharros divenne in età punico-romana, una delle città più importanti della Sardegna.

ANTICA CHIESA DI SAN GIOVANNI 

La chiesa di San Giovanni di Sinis sorge su un’area cimiteriale in origine pagana e successivamente cristiana. La chiesa è visitabile al suo interno e dista pochi metri dal sito archeologico.

SAN GIOVANNI DI SINIS

Cammino per trakking

CABRAS E LE SUE TRADIZIONI

Ogni prima domenica di settembre i fedeli di Cabras celebrano San Salvatore attraverso una suggestiva celebrazione che vede coinvolti centinaia di uomini e ragazzi, la Processione di San Salvatore di Sinis, conosciuta anche come la "Corsa degli Scalzi". Come suggerisce il nome della manifestazione religiosa, la corsa avviene a piedi nudi, lungo un tragitto di circa 7 chilometri: quello che separa la cittadina di Cabras dal villaggio di San Salvatore di Sinis, in cui si trova la chiesa rurale costruita intorno al XVII secolo e intitolata proprio al Santo Salvatore. Le origini delle celebrazioni si fanno risalire al 1619 d.C., quando a causa delle incursioni dei Mori che coinvolsero questo territorio per un lungo periodo di tempo, per mettere al sicuro la statua del Salvatore durante uno degli assalti moreschi, gli abitanti del luogo diedero vita a una lunga e veloce corsa. Secondo la leggenda, gli "Scalzi" usarono al posto delle calzature dei rami legati ai piedi nudi, in modo da sollevare più polvere possibile durante la corsa e sembrare così molto più numerosi. Lo stratagemma funzionò in pieno, in quanto i Saraceni, spaventati all'idea di essere di fronte a un grande esercito, si diedero alla fuga. Il villaggio e il simulacro di San Salvatore erano in salvo. Da allora, ogni anno, in ricordo di quell'episodio miracoloso, il rito viene ripetuto per rinnovare il voto fatto al Santo. La tradizione vuole che la statua rimanga a Cabras fino al sabato mattina precedente la prima domenica di settembre, quando centinaia di giovani, vestiti con una clamide bianca legata in vita da un cordone (il classico abito dei penitenti), scalzi e di corsa percorrono sentieri polverosi e irti di pietre, portando a spalla il simulacro fino al villaggio di San Salvatore di Sinis, dove la statua rimane fino al pomeriggio della domenica, quando gli scalzi la riportano nuovamente di corsa a Cabras, dove è conservata all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta e dove rimane fino all'anno successivo.

IL MUSEO CIVICO E I GIGANTI DI MONTE PRAMA

Nel museo civico di Cabras è possibile visitare le statute dei Giganti di Mont'e Prama, sculture nuragiche trovate casualmente in un campo nel marzo del 1974 in località Mont'e Prama nel Sinis di Cabras, nella Sardegna centro-occidentale. Le statue sono scolpite in arenaria gessosa locale, la loro altezza varia tra i 2 e i 2,5 metri. Come numerosi bronzetti raffigurano arcieri, spadaccini, lottatori. Le statue furono trovate spezzate in numerosi frammenti, probabilmente distrutte volontariamente, in connessione ad una vasta Necropoli costituita attualmente (2021) da circa 150 sepolture. Nelle tombe a pozzo furono sepolti in postura assisa dei giovani individui, quasi tutti di sesso maschile e dalla muscolatura molto sviluppata, fatto che, in connessione alla iconologia della statuaria ne sottolinea l'appartenenza al ceto dei guerrieri o comunque degli aristocratici; in diversi casi all'interno delle tombe sono stati rinvenuti diversi frammenti di statue e sculture. La datazione delle statute oscilla tra il IX e i l’XI secolo a.c, e questo fa di Monte Prama il complesso di statue a tutto tondo più antico e numeroso di Europa e del bacino occidentale del Mediterraneo.

TRADIZIONE GASTRONOMICHE

Cabras è rinomata a livello mondiale per il suo “ORO”, non un prezioso minerale, ma la Bottarga. Ottenuta dalle uova di pesce, di muggine in particolare o di tonno in altre località, la bottarga viene realizzata attraverso un procedimento che segue la tradizione millenaria della cucina sarda. Dopo essere stata compattata, la bottarga viene salata e poi essiccata: quella di Cabras è la più rinomata perché resta la più fedele al rito della preparazione, dove riveste particolare importanza la cattura dei muggini nella laguna nel mese di settembre Ogni anno, durante l'estate, Cabras dedica una sagra alla bottarga di muggine, offrendo l’opportunità a turisti e locali di degustare il prodotto in molteplici versioni, come ingrediente principale di antipasti, primi e secondi piatti. La Sagra della Bottarga è una manifestazione che valorizza la cultura, la storia e gli aspetti gastronomici di questo prelibato alimento, costituito da uova di muggine lavorate in modo da divenire un vero e proprio "caviale" del Mediterraneo. In occasione della sagra l'Amministrazione comunale cura l’allestimento degli stand per la degustazione e la vendita promozionale e mette a disposizione degli avventori un interessante fascicolo su cui sono presentate numerose ricette a base di bottarga

LA SARTIGLIA

Oristano, città principale della Sardegna centro-occidentale, porta d'ingresso verso un'infinità di bellezze naturali e anima nobile dell'isola grazie ai suoi monumenti storici.
Il fascino di Oristano si sprigiona nella Sartiglia, manifestazione equestre di origine medioevale che vede protagonisti 120 cavalieri.
La Sartiglia ha luogo la domenica e il martedì di Carnevale 

GALLERIA FOTOGRAFICA